L’Errore Mente-Corpo del Giornalista del Time M. Lemonick
La rivista Time riportava un articolo dal titolo “La Tua Mente, il Tuo Corpo” nella sua edizione del 17 Febbraio 2003. Si suggeriva che la separazione cartesiana di mente e corpo non era più valida, e che ora gli psicologi e i neurologi concordano che la mente e il corpo sono interconnessi. Le affermazioni in questo articolo, scritto da Michael L. Lemonick, sono costituite soltanto da frodi. Tutto quello che Lemonick fa è esporre le proprie fantasie materialiste, sebbene non sia in grado di offrire un briciolo di prova scientifica per avvalorarle.
Lemonick sostiene che i pensieri e le emozioni che colorano la nostra realtà sono il risultato di complicati effetti elettrochimici che avvengono nelle cellule nervose e tra di esse. Come prova di queste asserzioni egli suggerisce che i sentimenti di bassa autostima e odio di sé che appaiono nella schizofrenia e nella depressione non hanno nulla a che vedere con la realtà, ma piuttosto consistono in difetti del sistema elettrochimico del cervello.
L’interpretazione di Lemonick, che fa della mente e del corpo una cosa sola, non è altro che un’affermazione dogmatica che manca di qualsiasi tipo di base scientifica e razionale. Ancora oggi il problema mente-corpo dei materialisti non è stato risolto. In altre parole, la questione di come la coscienza (lo stato in cui una persona è a conoscenza, comprende, pensa, interpreta ed avverte ciò che lo circonda e se stessa) possa essersi prodotta in un pezzo di carne come il cervello non è ancora stata risolta.
Secondo i materialisti, la consapevolezza è il risultato delle reazioni elettrochimiche nel cervello. In altre parole, la coscienza si produce con gli scambi chimici ed elettrici tra le cellule che costituiscono il tessuto del cervello. Nemmeno i più avanzati esami al cervello effettuati con la risonanza magnetica sono stati in grado di stabilire in quale parte del cervello si trovi la coscienza, né quale catena di funzioni cerebrali la comprenda. Tutta la ricerca scientifica condotta nel corso del ventesimo secolo per spiegare il fenomeno della coscienza mostra che la coscienza non ha una base materiale.
Questa conclusione è inevitabile. La materia non ha in sé una capacità o un’essenza che possa fare nascere la coscienza. Tutto considerato, le cellule cerebrali che si ritiene siano la fonte della coscienza sono costituite soltanto da atomi incoscienti. Com’è che un pezzo di carne grigia e molle costituita da questi atomi è in grado di creare i caratteri molto diversi di miliardi di persone differenti? In che modo gli atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno sanno come disporre i nostri corpi e le nostre emozioni?
In realtà, la coscienza è una proprietà straordinaria, e non può essere spiegata in termini di materia. La coscienza è letteralmente un miracolo.
Julian Huxley, un evoluzionista che ha passato anni cercando di stabilire una base materialista alla coscienza, ammette il proprio fallimento in questi termini:
Com’è che una cosa notevole quanto uno stato di coscienza si produce come risultato dell’irritazione del tessuto nervoso è inspiegabile come l’apparizione del Genio quando Aladino sfregò la sua lampada…1
Certo, il danno cerebrale può condizionare il comportamento. Le sostanze chimiche assunte dalle persone condizionano il loro carattere. I sintomi della schizofrenia o della depressione possono essere osservati nel cervello. Ciò perché l’anima, la vera origine della coscienza, si estende al mondo materiale attraverso il cervello. Tuttavia, dire che la chimica del cervello influenza il comportamento e che le malattie psicologiche possono essere osservate nel cervello non basta a risolvere il problema mente-corpo. Colin McGinn, autore del libro Il Problema della Coscienza fa la seguente confessione su questo tema:
Abbiamo cercato per molto tempo di risolvere il problema mente-corpo. Esso ha resistito ostinatamente ai nostri migliori sforzi. Il mistero continua. Penso che sia arrivato il momento di ammettere candidamente che non possiamo risolvere il mistero.2
I filosofi materialisti non sapranno mai spiegare la fonte della coscienza. Per non accettare il fatto che c’è un essere al di là del mondo materiale, essi tentano di ridurre l’intelligenza umana alla materia. |
Conclusione
L’affermazione fatta nella rivista Time non esprime altro che le fantasie personali e ideologiche di Lemonick. Per Lemonick e altri materialisti, il problema mente-corpo non è passibile di soluzione.
Essi dissero: “Gloria a Te.
Non conosciamo se non quello che Tu ci hai insegnato:
in verità Tu sei il Saggio, il Sapiente”.
(Corano, 2:32)
Note
1 T. H. Huxley, Lessons in Elementary Psychology, p. 210
2 Colin McGinn, "Can We Solve the Mind-Body Problem?" Mind, 98 (1989), p. 349