L’Errore Della BBC Sull’Evoluzione del Cervello Umano
Questa parte del documentario Il Corpo Umano, preparato dalla BBC, parlava del cervello umano. In questo episodio, l’informazione fornita sul cervello era avvalorata dai consueti cliché di propaganda evoluzionista, e la complessità del cervello umano era descritta come un “miracolo dell’evoluzione”.
Dire che il Caso ha Creato Milioni di Miracoli è Assurdo al Massimo Grado
Finora, nel documentario della BBC Il Corpo Umano sono state fornite molte informazioni sulla nascita e sul corpo umano. Una delle frasi ripetute più spesso nel programma è: “questo è un miracolo dell’evoluzione”. La BBC descrive l’evoluzione come qualcosa di cosciente, che sa quello che fa, fa progetti e organizza in modo impeccabile oggetti inanimati e atomi, e il canale, forse, non è consapevole del vero significato alla base di questa logica.
“Il miracolo dell’evoluzione” significa “il miracolo del caso” poiché, secondo la teoria dell’evoluzione, le sostanze inanimate si sono organizzate come risultato di coincidenze per produrre tutti gli esseri viventi. Secondo questa affermazione, atomi come il carbonio, il fosfato, l’idrogeno, l’ossigeno e l’azoto hanno dato origine a proteine, cellule, batteri, pesci, uccelli, stele marine, delfini, leopardi, elefanti, api, formiche, aquile, leoni, rose, arance, il cervello umano, il cuore umano, la mano dell’uomo (che ancora non può essere replicata, con tutta l’odierna tecnologia), gli occhi, e all’uomo stesso, che pensa, prende decisioni, legge, capisce quello che legge, e prova gioia, dolore ed eccitazione – e tutto questo per caso. Ognuna di queste strutture e caratteristiche complesse e perfette è un miracolo, ed esiste un infinito numero di miracoli nell’universo. Non c’è dubbio che affermare che tutto questo si è prodotto per caso è “assurdo al massimo grado”. Charles Darwin, l’architetto della teoria dell’evoluzione, lo capì e fece la seguente confessione a proposito dell’occhio, uno solo di queste innumerevoli e complesse strutture:
Supporre che l’occhio, con tutti i suoi inimitabili apparati per regolare la visione da diverse distanze, per immettere diverse quantità di luce e per la correzione dell’aberrazione sferica e cromatica, possa essersi formato per selezione naturale sembra, lo confesso spontaneamente, assurdo al massimo grado.1
1)Quando premi un tasto con il dito, nel tuo cervello ha luogo una serie di processi. Innanzitutto migliaia di recettori posti sulla punta del tuo dito entrano in azione. 2)I primi recettori coinvolti sono le terminazioni nervose del polpastrello. La pressione modifica la loro forma e c’è una scarica elettrica. Questa corrente elettrica passa alle fibre nervose note come assoni. 3) Essa si sposta lungo la spina dorsale a 133 metri al secondo. 4) Dopo essere entrato nella spina dorsale 5) il segnale si muove nella direzione opposta, verso la medulla oblongata nel cervello. 6) Da qui si muove verso il talamo e raggiunge la corteccia sensoriale, la sua destinazione finale. Tutti questi processi si svolgono in un tempo inferiore a quello che ti occorre a battere la palpebra. |
Per capire meglio quanto sia stupido sostenere che tutti gli esseri viventi e tutte le strutture e gli organi in essi presenti si siano prodotti per caso basterà ricordare solo alcune caratteristiche del cervello, il tema del documentario della BBC.
Il cervello di un adulto contiene circa 10 miliardi di neuroni (cellule nervose). I neuroni hanno delle propaggini chiamate “assoni” e “dendriti”, e per mezzo di queste i neuroni sono interconnessi. Grazie a questi collegamenti, noti come sinapsi, un neurone è in grado di inviare messaggi a un altro. Nel suo libro Evolution: A Theory in Crisis [L’Evoluzione: Una Teoria in Crisi], il famoso biochimico Michael Denton afferma che il numero di connessioni tra i neuroni è nella misura di 1 quadrilione (1015 o 1,000,000,000,000,000). Egli, poi, continua dicendo:
È difficile immaginare la moltitudine rappresentata da 1015. Prendete gli Stati Uniti, che sono 1 milione di miglia quadrate, e immaginate che siano coperti da una foresta con 10.000 alberi per miglio quadrato. Su ognuno di questi 10.000 alberi ci sono 100.000 foglie. Ecco quanti collegamenti sono stipati nel vostro cervello.2
Il cervello umano possiede delle caratteristiche che sono di gran lunga superiori perfino ai computer dotati della tecnologia più avanzata. Gli evoluzionisti, che accettano che un computer non potrebbe mai essersi prodotto dall’unione casuale di sostanze come silice, cavi e vetro, affermano tuttavia che il cervello umano, di gran lunga superiore a qualsiasi computer, può essersi formato dall’unione casuale di atomi di azoto, carbonio ecc. Questa è senza dubbio una imponente contraddizione. |
Ognuno di questi innumerevoli collegamenti interconnessi nel cervello, un organo così piccolo da stare nel cranio umano, è stato creato esattamente nella forma richiesta e per uno scopo specifico. Grazie a queste connessioni, il risultato del progetto superiore nella creazione di Dio, siamo in grado di svolgere varie funzioni contemporaneamente senza che nasca la confusione. Ad esempio, potete ascoltare della musica mentre leggete queste parole, sorseggiando anche una tazza di caffè. Nello stesso tempo, inoltre, il vostro cervello regola il vostro battito cardiaco, vi consente di respirare mantenendo attentamente i livelli di ossigeno ad un tasso prefissato nel vostro sangue, regola la vostra temperatura corporea, calcola quali muscoli della vostra mano devono contrarsi perché solleviate la tazza alle labbra senza versarne il contenuto, ed esegue anche i calcoli necessari perché il vostro senso dell’equilibrio vi permetta di restare in piedi, e fa tutto questo senza che ve ne rendiate conto. Centinaia di funzioni diverse come queste sono eseguite dal cervello nel modo più perfetto nel corso delle nostre vite. Tuttavia siamo decisamente inconsapevoli di tutti questi calcoli che avvengono in esso.
Un articolo dal titolo “Computing from the Brain”, nella rivista New Scientist, ha tracciato la seguente analogia riguardante le straordinarie capacità di performance del cervello:
In parole povere, il cervello umano è un computer naturale composto da un numero di neuroni che va da 10 a 100 miliardi, ognuno dei quali è legato a 10.000 altri, e tutti funzionano in parallelo… I sistemi neuronali richiedono circa 100 fasi di processazione per eseguire un compito complesso di visione o discorso che richiederebbe ad un computer elettronico miliardi di fasi di processazione.3
Come abbiamo visto, il cervello umano possiede caratteristiche di gran lunga superiori ai computer prodotti dalla tecnologia più avanzata. Tuttavia, per qualche motivo gli evoluzionisti, che accettano che i computer non potrebbero mai nascere da una combinazione casuale di sostanze come silice, fili e vetro, rifiutano di accettare che il cervello umano, di gran lunga superiore a qualsiasi computer, non potrebbe mai essersi prodotto per una combinazione casuale di atomi come azoto, carbonio e ossigeno. Sicuramente non hanno il minimo dubbio, o almeno scelgono di dare quell’impressione. Il fatto è, però, che se i progettisti, gli ingegneri, una squadra di tecnici, materiali nella giusta quantità e della qualità esatta, e la conoscenza dell’esperto sono necessarie per la costruzione di un computer, lo stesso vale per il cervello. Tuttavia, nessuna di queste cose si trova in natura. Per dare origine agli uccelli, ai pesci, ai cavalli, ai fiori e agli esseri umani di tutte le razze, è chiaro che i materiali presenti in natura hanno bisogno dell’esistenza di un Creatore superiore, che possiede conoscenza, saggezza e potere infiniti e una perfetta capacità di progettazione. Quel creatore è Dio, Che ha creato tutti i mondi dal nulla.
Non Esiste un Mrccanismo in Natura Che Possa Trasformare il Cervello di una Scimmia in Quello Umano
Una classica affermazione evoluzionista è stata ripetuta nel documentario della BBC, in cui si è suggerito che i cervelli dei nostri antenati scimmieschi si trasformarono nel cervello umano in un periodo di circa 2,5 milioni di anni. È stata tracciata una analogia: la capacità cerebrale dei nostri antenati scimmieschi è stata paragonata ad una piccola automobile Fiat, e quello dell’uomo moderno ad una macchina sportiva molto più sviluppata.
In realtà questo paragone mina le tesi stesse degli evoluzionisti. Tutti sanno che nessuna automobile può trasformarsi in un’altra, molto più sviluppata, come risultato del caso. Nemmeno in trilioni di anni, figuriamoci in 2,5 milioni. Per la verità, secondo le leggi della fisica essa invecchierà e si logorerà, diverrà arrugginita e infine si romperà. Perché tale meccanismo compaia è essenziale un progettista che possiede la conoscenza e l’abilità di svilupparlo.
Inoltre c’è un fatto importante che perfino gli scienziati evoluzionisti sono obbligati ad ammettere:
Ad esempio, le automobili, che sono il prodotto di un progetto consapevole, e della collaborazione degli ingegneri, sono straordinariamente funzionali. Se l’affermazione degli evoluzionisti deve essere accettata, tuttavia, bisogna allora accettare che un’automobile perfetta può comparire per caso, da sola, con tutti i suoi accessori tecnici. Questa affermazione è del tutto illogica. In quel caso bisogna comprendere che è ancora più irrazionale affermare che gli esseri viventi, che hanno un progetto di gran lunga più complesso ed impeccabile di quello dell’automobile, possono essere il prodotto del caso. |
In più c’è un fatto importante che perfino gli scienziati evoluzionisti sono obbligati ad ammettere: la differenza fondamentale tra il cervello della scimmia e quello umano non è unicamente una questione di volume e misura. I materialisti cercano di ridurre tutte le caratteristiche umane, e quindi il funzionamento del cervello, alla materia. Oggi, però, si è concordi sul fatto che le caratteristiche del cervello umano non possono essere ridotte alla materia. La capacità umana di parlare, pensare, decidere, fare progetti, i suoi desideri ed aspirazioni, le sue abilità artistiche ed estetiche, la sua capacità di avere ideologie, di produrre idee e di sognare, e le virtù dell’amore, della lealtà, e l’amicizia non sono il prodotto del funzionamento del cervello. L’anima umana è una cosa che va oltre la materia, e è di per sé una sfida al materialismo.
Nel suo libro The Mystery of the Mind: A Critical Study of Consciousness and the Human Brain, il neurochirurgo evoluzionista dott. Wilder Penfield è obbligato molte volte ad ammettere che l’anima umana non può essere spiegata in termini di funzionamento del cervello. In alcune di queste confessioni si legge:
Dopo anni di lotta per spiegare la mente unicamente in base all’attività cerebrale sono giunto alla conclusione che sia più semplice (e di gran lunga più logico) se si adotta l’ipotesi che il nostro essere è costituito da due elementi fondamentali [il cervello e la mente (o anima)].4
Concludo che non esistono prove valide… che il solo cervello possa svolgere il lavoro compiuto dalla mente.5
Quindi, paragonale il cervello della scimmia a quello umano non aiuta assolutamente gli evoluzionisti, dal momento che è chiaro che nessun meccanismo in natura può conferire all’uomo le caratteristiche che lo rendono umano. È Dio, il Signore di tutti i mondi, Che dà all’uomo la sua anima, lo crea dal nulla e lo rende diverso da tutti gli altri esseri viventi soffiando in Lui il suo spirito.
Un Tema Importante Ma Ignorato: NON È L’OCCHIO A VEDERE
Quando ti addormenti puoi sognarti mentre ascolti un concerto con centinaia di altre persone. Però, mentre ascolti questa musica, in realtà puoi udirla in un giardino del tutto privo di suoni. Puoi vivere unicamente le percezioni che raggiungono il tuo cervello. Questo vale quando sogni e nella vita reale… |
Anche se nel documentario della BBC è espresso un’importante verità scientifica, essa non è enfatizzata come dovrebbe. Il documentario dice: “I nostri occhi sono solo una finestra. È il nostro cervello che vede quello che ci circonda. L’occhio costituisce solo la prima fase”.
Questa frase, che si trova nei libri di testo di biologia delle scuole medie, in realtà è molto importante, poiché contiene in realtà un segreto che può cambiare completamente il modo in cui una persona vede il mondo.
La gente pensa di vedere il mondo con i propri occhi. Il fatto è, però, che gli occhi, e le cellule che li costituiscono, hanno unicamente il compito di trasformare la luce che li raggiunge dall’esterno, per mezzo di processi chimici, in segnali elettrici. Questi segnali elettrici, in seguito, arrivano al centro della visione, nella parte posteriore del cervello, che è il punto in cui l’immagine che noi vediamo prende forma. Ad esempio, la persona che legge queste righe in questo momento le vede nel centro della visione, nella parte posteriore del suo cervello. In altre parole, non sono davvero gli occhi a vedere. Quindi, chi è che vede l’immagine nel centro della visione, e legge queste parole? Chi è che guarda con eccitazione, gioia o tristezza l’immagine brillante, colorata, tridimensionale che si forma nell’oscurità del cervello?
La stessa domanda vale per i sensi dell’udito, del gusto, dell’odorato e del tatto. Anche quando si ascolta la propria canzone preferita, non sono le orecchie ad ascoltare. Il loro compito è solo di raccogliere le onde sonore. Le cellule nelle orecchie trasformano le onde sonore che le raggiungono in segnali elettrici, e li convogliano nel centro cerebrale dell’udito. Quella canzone preferita, poi, viene udita là. Tu senti la voce del tuo migliore amico nel tuo cervello. Ma chi sente questi suoni, nei bui confini del cervello, apprezzando la melodia e il ritmo?
La risposta a queste domanda mostra che ogni essere umano pensante ha un’anima. Un altro importante punto rivelato da questo fatto scientifico è questo: ogni cosa che vediamo, sentiamo e tocchiamo nella nostra vita è percepita nel nostro cervello. In altre parole, non possiamo mai davvero vedere o toccare le cose originali. Quello con cui siamo sempre in contatto sono le percezioni nel cervello, ed è impossibile perfino avere esperienza diretta di questi oggetti per mezzo di queste percezioni. Per tale motivo ognuno, perfino in una stanza affollata, in realtà guarda le percezioni nel suo cervello, ed è essenzialmente solo.
Una persona può facilmente vedere quanto siano insignificanti i suoi desideri di questo mondo quando si ferma un attimo a pensare. Nessuno, in realtà, può davvero possedere l’auto, la casa o la posizione che desidera. Queste non sono che immagini nel nostro cervello. Quindi, che è consapevole di questo fatto deve immediatamente volgersi al Nostro Signore, Che lo ha creato, e non deve farsi spazzare via dai desideri terreni. |
Possiamo pensare ai nostri sogni, per capirlo meglio. Una persona che sogna di partecipare ad una conferenza in un’aula affollata, in realtà è a letto da sola. L’immagine della conferenza si forma nel suo cervello. Per quella persona è impossibile capire di sognare finché non si sveglia, e resta convinta di partecipare ad una vera conferenza.
Il professore tedesco di psichiatria Hoimar von Ditfurth spiega che non possiamo mai vedere il mondo esterno:
Non importa come la mettiamo, il risultato non cambia. Quello che abbiamo di fronte, ben formato, e quello che vedono i nostri occhi non è il “mondo”. È solo la sua immagine, una parvenza, una proiezione la cui associazione con l’originale è passibile di discussione.6
Chi fa un qualche uso della propria mente afferrerà questo concetto, che rivela la vera natura della vita di questo mondo, e aiuta a comprendere quanto in realtà siano evanescenti e insignificanti le passioni che inseguiamo in questo mondo. Il denaro nel portafoglio, lo yacht che compra per milioni di dollari, la sua finanziaria e la sua auto dell’ultimo modello sono tutte immagini che si formano nella parte posteriore del suo cervello. Questo è un fatto scientifico. La responsabilità di tutte le persone ragionevoli e coscienziose è quella di afferrare questo concetto prima di “svegliarsi dal sonno”, in altre parole, prima di morire, e di non farsi intrappolare con l'inganno nella vita di questo mondo.
È possibile trovare i dettagli e le spiegazioni scientifiche di questa grande verità, che cambia completamente la prospettiva sulla vita, nel sito www.secretbeyondmatter.com, che contiene le opere di Harun Yahya, che hanno avuto un impatto davvero enorme in tutto il mondo.
Conclusione
Le caratteristiche peculiari degli esseri umani, come il pensiero, il piacere, l’avere idee e provare amore, compassione, nostalgia, affetto, gioia ed eccitazione, non possono essere spiegate da una prospettiva materialista e darwinista. Queste ideologie sostengono che tutti gli esseri viventi sono comparsi per caso dalla materia inanimata, e non sono assolutamente in grado di spiegare in che modo gli oggetti inanimati abbiano iniziato ad avere la capacità di pensiero, la decisionalità, le idee e il gusto artistico ed estetico.
Note
1 - Charles Darwin, The Origin of Species, p. 75.
2 - Michael Denton, Evolution: A Theory In Crisis, London: Burnett Books, 1985, p. 330.
3 - Michael Recce and Philip Treleavan, "Computing from the Brain," New Scientist, Vol. 118, No. 1614 (May 26, 1988), p. 61
4 - Wilder Penfield, The Mystery of the Mind: A Critical Study of Consciousness and the Human Brain (Princeton, New Jersey: Princeton University Press, 1975), p.80
5 - Wilder Penfield, The Mystery of the Mind: A Critical Study of Consciousness and the Human Brain (Princeton, New Jersey: Princeton University Press, 1975), p. xiii
6 - Hoimar von Ditfurth, Der Geist Fiel Nicht Vom Himmel (The Spirit Did Not Fall From The Sky), p. 256